di Mario Picconi Le sindromi reumatiche si definiscono ostruttive perché secondo la cultura classica il dolore provocato sarebbe associato ad un ostacolo del normale flusso sanguigno. Diversi fattori cosmopatogeni come vento, acqua e umidità determinano ostacolo nel flusso di energia e di sangue. A seconda del fattore cosmopatogeno scatenante si hanno reumatismi acuti “vaganti”, reumatismi acuti “fissi” e reumatismi acuti “pesanti”. Se questi causano anche anche minor flusso di energia si sviluppa calore che dà luogo ai reumatismi “febbrili”. Eziopatogenesi delle sindromi reumatiche acute: Quando l’energia è carente a livello dei tessuti superficiali prima e poi quelli profondi un’ostruzione circolatoria che dà origine ad un dolore la cui caratteristica varia a seconda del ristagno di energia e di sangue. Questo a sua volta provoca accumulo di liquidi e conseguenti edemi o parestesie. Lo sviluppo di calore invece provoca infiammazione delle articolazioni. A seconda del fattore predominante responsabile della patologia si verificano sintomi peculiari che vanno da dolori vaganti a dolori fissi, difficoltà al movimento articolare, ipersudorazione, variabilità nella percezione della temperatura ambientale, patina linguale sottile, collosa o gialla e edemi o parestesie. Eziopatogenesi delle sindromi reumatiche croniche: Quando i fattori scatenanti la patologia perdurano nel tempo, associati ad una condizione di scarsa funzionalità di alcuni organi (rene, fegato, milza) si ha il cronicizzarsi dei reumatismi. Si verifica uno scarso flusso di energia e sangue, un ristagno di liquidi a cui segue un’accumulo di umidità. Nelle forme reumatiche croniche si distinguono in sindromi ostruttive dei 5 tessuti e sindromi ostruttive dei 5 organi. A livello polmonare la bassa energia causa sintomi ostruttivi a livello cutaneo provocando ristagno di energia e sangue e accumulo di umidità se il freddo causa chiusura dei pori, mentre in presenza di vento questi si aprono e si ha essiccamento cutaneo, con il risultato comune di denutrizione a livello del tessuto cutaneo. Il deficit che colpisce la milza provoca denutrizione del tessuto circostante e accumulo di umidità a livello dei muscoli e del tessuto connettivo. Il deficit al cuore provoca stasi dei vasi e con conseguenti dolori ischemici violenti come tromboflebiti. Deficit a carico del fegato provocano scarsa nutrizione e conseguente infiammazione del tessuto tendino-muscolare. Si hanno anche algoparestesie che interessano soprattutto l’estremità cefalica e la regione cervico-dorsale. Deficit a carico del rene comportano una difettosa nutrizione delle ossa accompagnata da dolori profondi e spesso lesioni organiche. Il trattamento di queste sindromi in agopuntura è in grado di apportare grandi benefìci, sia nel trattamento sintomatico del dolore, che in qualche aso alla regressione della patologia.
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Ottobre 2021
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