La postura esprime la capacità di adattamento dell’individuo a situazioni di stress ambientali e meccanici, che possono essere di tipo metabolico, psichico o prettamente di tipo muscolo scheletrico. Il nostro organismo tramite dei meccanismi di adattamento tende a mantenere un equilibrio omeostatico con l’ambiente che lo circonda, per far questo si basa sulle informazioni sensoriali di cui dispone. I meccanismi che assicurano e regolano l’attività posturale sono indipendenti dalla volontà e si avvalgono di sistemi nervosi sensorio-motori a vari livelli;
Come si svolge l'esame posturale: Presso SINERGIE l'esame si svolge in 3 tappe, La PRIMA, consiste nell' ESAME BAROPODOMETRICO, che si esegue tramite una pedana piezoelettrica computerizzata, attraverso la quale è possibile visualizzare:
la distribuzione dei carichi della pressione al suolo con i relativi valori
La posizione del baricentro generale e del baricentro di ciascun arto, istante per istante, e il valore medio alla fine dell’esame.
La SECONDA, consiste nell' ESAME KINESIOLOGICO, dove si esegue una batteria di tests muscolari e coordinativi, con la funzione di acquisire una visione del funzionamento integrato dei vari sistemi muscoloscheltrico, equilibrio, neurovegetativo, e oculomotore. La TERZA tappa si svolge attraverso una VISITA MEDICA, dove, una volta diagnosticato correttamente il tipo di problema si decide come attuare una terapia specifica rivolta al riequilibrio naturale del disturbo.
Importanza di una corretta terapia: l’utilizzo di strumenti non adeguatamente finalizzati può provocare un ulteriore adattamento errato del sistema posturale e comportare un viraggio della sintomatologia verso un qualsiasi distretto come il piano occlusale delle arcate dentarie, la colonna vertebrale, l’apparato vestibolare, il sistema metabolico, il sistema di adattamento psichico agli stress e molto altro. Sono tanti gli accorgimenti che possono interferire con il sistema posturale, e provocare degli apparenti aggiustamenti, ma occorre poter identificare correttamente il focolaio primario del disturbo, per poter innescare un naturale processo di riequilibrio.