Una delle mie prime personali esperienze con l’agopuntura, fu verso i 16 anni, con un trattamento che mia madre mi fece fare, a causa dei miei problemi nello studio, in particolare perché mancavo di concentrazione. Il medico che allora mi trattò utilizzò l’auricoloterapia come tecnica di elezione, ovvero l’applicazione di sottili aghi sul padiglione auricolare. La ricordo ancora oggi come una bella e interessante esperienza che mi fece molto riflettere sull’efficacia di questo tipo di terapia, non solo per via dei risultati positivi riscontrati ma anche per via delle piacevoli sensazioni provate dopo il trattamento. Bisogna subito dire che il trattamento di auricoloterapia è leggermente diverso da quello dell’agopuntura “somatica” dove vengono applicati gli aghi sul corpo. Sia per via della metodica che del particolare dolore che si avverte nella stimolazione del sensibile padiglione auricolare, ma di questo ne parleremo in un altro articolo. Comunque in medicina cinese esistono molti metodi per lavorare sull’equilibrio energetico ed emozionale della persona. Il termine cinese “SHEN”, esprime in cinese qualcosa che potremo definire come “lo spirito divino che discende nell’uomo”, ed è pertanto connesso con tutte le attività mentali della persona, comprese quelle emozionali, per questo motivo, in medicina cinese quando si parla di “shen” ci si può riferire a molte cose. In particolare si individuano come disturbi dello shen i disturbi dell’umore, delle attività cognitive, delle amozioni, ecc… Come sappiamo in medicina cinese le terapie non sono strutturate sul tipo di disturbo, ma sul disequilibrio che è alla base di un determinato tipo di disturbo, pertanto raccogliere vari tipi di disturbo dello “shen” sotto un numero determinato di trattamenti di riequilibrio, è un modo molto funzionale di procedere, senza peraltro sconfinare in branche della medicina a cui competono, invece, inquadramenti specialistici. In senso generale le emozioni sono considerate delle energie che fanno parte dell’attività di relazione dell’organismo con l’ambiente, rappresentano dei veri e propri “movimenti” di energia della persona che esprimono anche una certa vitalità del sistema. Per la medicina cinese i disturbi emozionali costituiscono la prima causa di disequilibrio dell’uomo, tali disturbi si manifestano quando queste emozioni sono troppo intense, bloccate o non manifestate dalla persona. La qualità di queste emozioni è in riferimento al sistema dei cinque movimenti e sono rabbia, gioia, preoccupazione, tristezza e paura; come tali le emozioni muovono il Qi, l’energia vitale dell’individuo, pertanto ne rappresentano uno stato dinamico, da qui le considerazioni sulla questione del loro libero movimento, come necessità assoluta per la vita emozionale di una persona. Dott. Mario Picconi
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di Mario Picconi La fase senile rappresenta un periodo della vita delicato, in cui si assiste all’accentuarsi del carattere di una persona, anche nei suoi aspetti negativi e nevrotici. Talvolta, può insorgere un disagio emotivo, che disorienta il soggetto, soprattutto se si accompagna ad una visione pessimistica della futura qualità di vita. L’anziano assume piano piano più consapevolezza dei limiti del proprio corpo e trova più difficile lasciare spazio alla propria creatività o a modificarne in modo sapiente la direzione. Queste nuove emozioni tendono a minare gli organi determinando un lento declino del corpo e l’accumulo di fattori patogeni. Dal punto di vista fisiologico si verifica un inadeguato sostenimento degli organi e nutrimento dei tessuti, a cui seguono un deficit di energia e sangue. Si ha inoltre un declino dei due elementi principi della vita, fuoco e acqua, che favoriscono una disfunzione degli organi interni, rallentamento del flusso sanguigno, peggiorando così lo stato dei tessuti e degli organi, a causa di un mancato corretto nutrimento. Tutto questo ha delle ripercussioni sulla funzionalità stessa del cervello. Per una corretta terapia occorre capire l’aspetto principale che ha causato disarmonia, pur tenendo conto della concomitanza di molteplici aspetti sulle manifestazioni cliniche (condizioni cosiddette di vuoto e pieno possono coesistere nell’anziano). Per valutare bene sul piano diagnostico la condizione di emotività del paziente occorre osservare attentamente lo sguardo e l’espressione verbale, se è fisso o spento, se l’eloquio è sciolto o ripetitivo e confuso. Un’eventuale terapia farmacologica in atto può inficiare la giusta diagnosi. Una difficoltà spesso incontrata è l’incapacità di queste persone a cambiare il proprio stile di vita, basato su abitudini ormai radicate. Questa mancanza di elasticità viene aggravata sul piano fisico da una riduzione di nutrimento degli organi e del cervello. Pertanto è necessario intervenire sui disturbi dell’umore avvalendosi di terapie combinate, che vedono da una parte l’agopuntura come stimolatrice del corretto funzionamento degli organi interni e dall’altra la medicina erboristica, per agire sui casi più gravi di aterosclerosi e demenza precoce. I principi terapeutici sono 5:
E’ consigliata una dieta varia e leggera, con cibi che facilitino la digestione e la riduzione di sostanze patogene, aiutati anche da integratori alimentari a base di minerali di natura yin o yan a seconda della carenza della singola persona. Praticare Qigong aiuta a rinforzare il corpo e rimuovere le sostanze, per rimuovere accumuli patogeni. |
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Ottobre 2021
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