di Mario Picconi La fase senile rappresenta un periodo della vita delicato, in cui si assiste all’accentuarsi del carattere di una persona, anche nei suoi aspetti negativi e nevrotici. Talvolta, può insorgere un disagio emotivo, che disorienta il soggetto, soprattutto se si accompagna ad una visione pessimistica della futura qualità di vita. L’anziano assume piano piano più consapevolezza dei limiti del proprio corpo e trova più difficile lasciare spazio alla propria creatività o a modificarne in modo sapiente la direzione. Queste nuove emozioni tendono a minare gli organi determinando un lento declino del corpo e l’accumulo di fattori patogeni. Dal punto di vista fisiologico si verifica un inadeguato sostenimento degli organi e nutrimento dei tessuti, a cui seguono un deficit di energia e sangue. Si ha inoltre un declino dei due elementi principi della vita, fuoco e acqua, che favoriscono una disfunzione degli organi interni, rallentamento del flusso sanguigno, peggiorando così lo stato dei tessuti e degli organi, a causa di un mancato corretto nutrimento. Tutto questo ha delle ripercussioni sulla funzionalità stessa del cervello. Per una corretta terapia occorre capire l’aspetto principale che ha causato disarmonia, pur tenendo conto della concomitanza di molteplici aspetti sulle manifestazioni cliniche (condizioni cosiddette di vuoto e pieno possono coesistere nell’anziano). Per valutare bene sul piano diagnostico la condizione di emotività del paziente occorre osservare attentamente lo sguardo e l’espressione verbale, se è fisso o spento, se l’eloquio è sciolto o ripetitivo e confuso. Un’eventuale terapia farmacologica in atto può inficiare la giusta diagnosi. Una difficoltà spesso incontrata è l’incapacità di queste persone a cambiare il proprio stile di vita, basato su abitudini ormai radicate. Questa mancanza di elasticità viene aggravata sul piano fisico da una riduzione di nutrimento degli organi e del cervello. Pertanto è necessario intervenire sui disturbi dell’umore avvalendosi di terapie combinate, che vedono da una parte l’agopuntura come stimolatrice del corretto funzionamento degli organi interni e dall’altra la medicina erboristica, per agire sui casi più gravi di aterosclerosi e demenza precoce. I principi terapeutici sono 5:
E’ consigliata una dieta varia e leggera, con cibi che facilitino la digestione e la riduzione di sostanze patogene, aiutati anche da integratori alimentari a base di minerali di natura yin o yan a seconda della carenza della singola persona. Praticare Qigong aiuta a rinforzare il corpo e rimuovere le sostanze, per rimuovere accumuli patogeni.
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Ottobre 2021
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